ALLUCE VALGO: CHIRURGIA MININVASIVA

LA CHIRURGIA MININVASIVA DELL’ALLUCE VALGO

Introduzione

Per ottenere la correzione chirurgica di una deformità dobbiamo necessariamente svolgere un’azione all’interno della parte anatomica in questione.

Nel caso della correzione chirurgica dell’alluce valgo abbiamo la necessità di accedere con degli strumenti sulle costituenti scheletriche e tendinee del metatarso e dell’alluce.

In tal modo, saremo in grado eseguire delle osteotomie correttive con cui riallineare le strutture deviate.

Questo comporta inevitabilmente un’azione invasiva all’interno del piede, per poter procedere a una correzione chirurgica.

Quali sono le finalità della chirurgia?

Tale azione sarà tanto più efficace e scarsamente invasiva quanto meno conseguenze collaterali avrà prodotto.

Dovrà infatti:

  • evitare lesioni neuro-vascolari;
  • rispettare il più possibile le strutture anatomiche circostanti;
  • eseguire le osteotomie correttive nel modo più preciso possibile;
  • fissarle in modo stabile, per far sì che mantengano l’allineamento desiderato e che guariscano nel tempo più breve possibile.

Con quali modalità è possibile eseguire un intervento di correzione di alluce valgo?

Esistono due tipologie di intervento chirurgico di correzione di alluce valgo:

  • Intervento tradizionale a cielo aperto, incidendo la cute ed esponendo il piano scheletrico da correggere.
  • Procedura percutanea.

Alluce valgo: cos’è la chirurgia percutanea ?

La procedura percutanea viene eseguita utilizzando uno strumentario dedicato attraverso un piccolo foro della cute.

Per far ciò non c’è  bisogno di aprire il piede, eseguendo direttamente le osteotomie correttive sotto la guida di un amplificatore di brillanza. 

LA CHIRURGIA MININVASIVA DELL’ALLUCE VALGO 2

Questa seconda procedura appare da subito la più vicina alle caratteristiche di mininvasività di cui abbiamo discusso in precedenza, in quanto:

  • evita un’ampia incisione chirurgica;
  • non comporta l’esposizione del piano scheletrico;
  • lo strumentario con cui si pratica è molto delicato.

La chirurgia percutanea è sempre meno invasiva di quella tradizionale a cielo aperto?

Non necessariamente.

La chirurgia percutanea deve infatti essere eseguita da chirurghi:

  • molto esperti;
  • che abbiano una grande conoscenza anatomica;
  • che abbiano passata esperienza di chirurgia a cielo aperto.

Ciò è necessario in quanto, non vedendo direttamente le strutture sulle quali si agisce, il rischio di danni collaterali è molto alto.

Inoltre, l’abitudine di non stabilizzare le osteotomie correttive con dei mezzi di sintesi ma di stabilizzarle solo con un bendaggio, tipico della chirurgia percutanea di prima generazione, aumenta il rischio di complicanze e prolunga i tempi di guarigione delle fratture.

Qual è il vero significato di mininvasività della chirurgia percutanea?

Il vero concetto di mininvasività che deve ispirare qualsiasi atto chirurgico non è legato alla procedura scelta o alla tecnica che si utilizza, ma al modo con cui si applica!

I cardini della mininvasività sono:

  • La precisione e la rapidità di esecuzione;
  • il rispetto delle strutture anatomiche;
  • la corretta via di accesso;
  • la delicatezza con cui si eseguono le manovre correttive.

Questi sono legati all’esperienza e alla prudenza del chirurgo, che deve agire sempre in punta di piedi e mai strafare, agendo sempre con umiltà e mai con presunzione.

LA CHIRURGIA MININVASIVA DELL’ALLUCE VALGO 3

Conclusioni: chirurgia percutanea alluce valgo

Ecco allora che si potrà eseguire una correzione chirurgica dell’alluce valgo in modo mininvasivo sia eseguendo una procedura a cielo aperto sia percutanea, a patto che si seguano le regole prima descritte e che il chirurgo scelga la tecnica e la procedura più idonea per quel tipo specifico di deformità dal suo bagaglio professionale, non limitandosi a eseguire indistintamente un’unica tecnica in tutti i casi di alluce valgo che si troverà a correggere.

Quali sono i vantaggi di una procedura mininvasiva?

 

L’aver agito in modo mininvasivo premierà il paziente in termini di:

  • assenza di dolore post-operatorio;
  • scarso edema;
  • recupero precoce;
  • bassissima percentuale di complicanze;

Dovrà pertanto essere necessariamente lo scopo di ogni intento chirurgico, non solo legato alla chirurgia dell’alluce valgo ma di qualsiasi atto operatorio in ogni specialità!

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