DITA A MARTELLO

Dito a martello 1

DITO A MARTELLO: COS’E’?

E’ la contrattura in flessione di una o tutte e due le articolazioni interfalangee delle dita del piede. Quando la contrattura riguarda l’articolazione interflangea prossimale il dito assume la caratteristica forma a martello.

Quando interessa le due articolazioni del dito si deforma ad artiglio. Mentre quando la flessione è presente solo nell’articolazione distale il dito assume il caratteristico aspetto a collo di cigno.

Queste deformità causano dei punti di pressione anomala del dito contro la calzatura o contro il suolo causando callosità e dolore in tali punti. La deformazione inizia sempre in modo graduale, all’inizio è flessibile e poi peggiona nel tempo divenendo rigida e irriducibile.

Scopriamo le cause che lo provacano
Dito a martello 1

DITA A MARTELLO: LE CAUSE

La causa di tale deformità è sempre uno squilibrio muscolo tendineo.

Frequentemente è presente un ipertono dei muscoli estensori accompagnato ad una retrazione della muscolatura posteriore della gamba, tipico del piede cavo. tipico del piede cavo. Anche l’uso abituale della calzatura con tacco alto e la punta stretta ha un ruolo importante, obbligando il piede e le ita in una posizione anomala per periodi prolungati.

Come riconoscere questa patologia?
Dito a martello 2
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dito a martello 3

DITO A MARTELLO: SINTOMI E DIAGNOSI

Dolore e irritazione delle dita affette quando si indossano calzature in particolare modelli a tomaia rigida.

Callosita’ dolorose alla sommita’ del dito o tra le dita stesse (callo molle interdigitale)

Formazione di borsiti con arrossamento e bruciore spontaneo delle dita affette

Nei casi piu’ severi e trascurati si possono formare ulcerazioni dolorose della cute che possono facilmente andare incontro ad infezione dei tessuti molli o raramente propagarsi all’osso dando vita a quadri di osteomielite.

Una visita specialistica e’ fondamentale per determinare l’entita’ della deformazione, identificare e rimuovere le cause che l’ hanno prodotta e per instaurare un corretto piano terapeutico.

Una semplice radiografia e’ sufficiente per completare l’esame clinico.

Quali sono i trattamenti possibili?
dito a martello 3

DITA A MARTELLO: TRATTAMENTO CONSERVATIVO E CHIRURGICO

La causa di tale deformità è sempre uno squilibrio muscolo tendineo.

Frequentemente è presente un ipertono dei muscoli estensori accompagnato ad una retrazione della muscolatura posteriore della gamba, tipico del piede cavo. tipico del piede cavo. Anche l’uso abituale della calzatura con tacco alto e la punta stretta ha un ruolo importante, obbligando il piede e le ita in una posizione anomala per periodi prolungati.

Esistono due tipi principali di trattamento chirurgico.

Quello tradizionale in cui mediante un incisione si resecano le superfici articolari e le si fondono in posizione allineata tenuta da un filo di kirschner provvisorio o da un dispositivo metallico e quella da.

COSA PROPONIAMO?
dito a martello 4
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DITO A MARTELLO: IL NOSTRO TRATTAMENTO CHIRURGICO

Questa seconda possibilità chirurgica, rappresenta una tecnica mininvasiva , che per via percutanea senza incisioni cutanee disinnesca l’azione deformante dei tendini mediante delle tenotomie selettive ed esegue delle osteotomie in piu’ punti del dito per riallineare le falangi tenendole in sede con un semplice cerottaggio.

Si tratta di una procedura di pochi minuti eseguita ambulatoriamente in anestesia locale, che consente al paziente di deambulare immediatamente con la protezione di una calzatura post-operatoria che indossera’ per due settimane.

Molto spesso le dita a martello sono associate ad altre condizioni , come l’alluce valgo la cui spinta deformante solleva le dita vicine o le metatarsalgie da sovraccarico con lesione della capsula plantare.

In quest’ultima lo strappo trasversale della placca plantare provoca la dislocazione del secondo dito che tende a spostarsi verso l’alluce fino a sovrapporsi ad esso (crossover ). In tali casi pertanto e’ importante correggere prima la patologia iniziale oltre che il dito stesso per evitare insuccessi e recidive.

Tutte le procedure sono comunque ambulatoriali ed in anestesia locale e consentono la deambulazione immediata con apposite scarpe post-operatorie da utilizzare per due-tre settimane a seconda della gravita’ dei casi trattati.

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